
Dio
Il nome di Dio - 1
Il nome di Dio - 1 Parte prima
Data: 2025/05/24
Elohim - Il nome di Dio
אֱלֹהִים
Elohim il nome di Dio o degli Dei è composto dalle lettere:
אֱ
Alef: la prima lettera dell'alfabeto ebraico, quella che nell'alfabeto latino è la "A". Il segno ha il significato del toro: corna sopra e piedi sotto, o corna sopra e sotto o qualsiasi altra combinazione. La lettera "A" latina ne ha solo la base, quindi è come piantata a terra.
לֹ
Poi vi è la Lamed che è la lettera "L" e significa "guida" o "istruzione" ed il nome "Melech" che significa anche il "re" è composto sia da questa lettera che dalla "Mem" aperta che vedremo sotto.
La lettera Lamed è la più alta dell'alfabeto ebraico, è la lettera che indica il "maestro", il re, colui che guida gli altri. Essa è disegnata come una frusta con una punta che ne indica una direzione.
הִ
Quindi abbiamo la lettera "Het" che è la lettera "H" e significa "soffio" o "soffio della vita". Il soffio dell'Onnipotente: la parola. Questa è anche la seconda e l'ultima lettera del tetragramma.
י
La lettera "Yod" è la lettera "I" e significa "mano", il segno più piccolo tra le lettere dell'alfabeto, il principio, il seme ed è anche la prima lettera del tetragramma.
ם
Quindi vi è la Mem che è la lettera "M" e significa "acqua", ma nella forma chiusa funge da contenitore.
Il segno "Mem" è chiuso come un cerchio, quindi rappresenta qualcosa che contiene, stabilisce, ferma e blocca ciò che con la potenza del toro e con la guida del maestro è uscito come un soffio della vita, a cui ha dato principio e direzione ed essa ha quindi fermato e stabilito.
Nel suo complesso Elohim significa i Potenti ed il Verbo è il comando o l'ordine di compiere un'azione .
In un linguaggio come sappiamo vi sono gli aggettivi, che sono uno stato in cui si trovano le cose considerate, la loro definizione, il giudizio su di esse, mentre i verbi sono i comandi che indicano un'azione ed i sostantivi che sono le cose stesse ed, al compimento dell'azione, qualsiasi cosa si trova in uno stato evoluto, differente rispetto allo stato iniziale, le cui premesse sono state elaborate.
Quindi da uno stato iniziale di una cosa, attuando un'azione, la cosa assume un nuovo stato es in quanto tra l'inizio e la fine si generano una quantità di nuove cose, azioni e stati esso viene chiamato divenire e ciò è vero in ogni istante, da sempre e per l'eternità.
Quindi in ogni istante, per ogni cosa vi è un principio ed una fine e dal principio alla fine si è tramutata in ciò per il quale la si è istruita, sia in noi che nel reale che in ogni cosa, quindi Dio è costantemente in noi ed Egli opera in noi nonostante tutto.
Gesù infatti dice "Voi siete Dei" citando:
Salmo Di Asaf 82:6
**[6]** Io ho detto: "Voi siete dei, siete tutti figli dell'Altissimo"._
Vangelo di Giovanni 10:
[33] Gli risposero i Giudei: "Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per la bestemmia e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio".
[34] Rispose loro Gesù: "Non è forse scritto nella vostra Legge: Io ho detto: voi siete dei?
[35] Ora, se essa ha chiamato Dei coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio (e la Scrittura non può essere annullata),
[36] a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo, voi dite: Tu bestemmi, perché ho detto: Sono Figlio di Dio?
Difatti Dio forse non ha fatto l'uomo a sua immagine e somiglianza?
Il "giudizio di Dio" non si traduce forse con il nostro giudizio su chi sia o meno Dio? Non siamo noi che stiamo giudicando Dio quando ne cerchiamo un significato, l'essenza, la sostanza, quando ci facciamo domande su cosa sia il Suo spirito, quando cerchiamo una risposta su chi Esso sia o meno?
Quindi questo è il Giudizio di Dio, ovvero il dargli un nome, la Sua definizione, una collocazione, un senso e capire come, dove, quando e perché Egli opera.
Nel momento in cui giudichiamo chi sia o meno, giudichiamo in effetti noi stessi e ciò che tramite la nostra percezione ed i nostri sensi sappiamo sia la realtà e tutto, tutto, tutto ciò che è stato creato e che esiste.
Quando preghiamo è per implorare, chiedere e cercare la giustizia, la giustizia che viene da Lui o di aver coraggio di far valere la nostra giustizia tramite la Sua conoscenza e la conoscenza della giustizia che dal Signore proviene e che Egli stabilisce.
Quindi se la giustizia perfetta sta nella conoscenza di Dio, ora sappiamo anche per chi preghiamo: per avere in noi lo Spirito del Signore e così donarci la grazia della verità, il coraggio della giustizia, l'onore della Sapienza e la forza per stabilirla.
Geremia 9
[23] Ma chi vuol gloriarsi si vanti di questo,
di avere senno e di conoscere me,
perché io sono il Signore che agisce con misericordia,
con diritto e con giustizia sulla terra;
di queste cose mi compiaccio".