Duelli istintivi: lotta interiore tra impulso e ragione | Come Capire
Duelli istintivi

Scritti


Duelli istintivi

In ogni istante affrontiamo battaglie piccole che nel complesso risultano gigantesche

Di: Simos

Data: 2025/05/24

Le cose bisogna scriverle perché tanti sono talmente istintivi che non ricordano nemmeno quello detto poco prima.

Intendo dire che non ricordano non tanto perché non ne siano in grado, ma come forma di contrasto, imposizione e dominio.

Ciò porta a rapporti prevalentemente istintivi, dove comanda chi si impone tramite contrasto, valutazione e velocità di applicazione di mosse e contromosse, attacco e difesa per stabilire i confini entro i quali ognuno può operare.

Tante volte ciò è quantomeno animalesco. Ciò avviene nelle interazioni sia degli uomini che delle donne. Negli uomini il contrasto è l'integrità, mentre nelle donne è la pretesa di seduzione, con logiche istintivamente sovrapponibili al comportamento degli uomini ma gli strumenti di cui si dispone e con essi il fine è diverso, chi preda, chi predatore, ma innanzitutto, per stabilire una rapporto virtuoso, l'equilibrio emotivo deve basarsi infine su misericordia, rinuncia, accettazione e comprensione reciproci, altrimenti le difese di uno o dell'altro soccombono.

L'obiettivo è far prevalere la giustizia tramite la definizione degli ambiti di dominio, ovvero riuscire ad imporre i recinti o i propri confini nei confronti del prossimo nei rispettivi ambiti virtuosi, valutando se convenga o meno abbattere o concedere questa o l'altra difesa o se è per noi conveniente mantenere limiti e confini in certi specifici ambiti e valutando ad ogni loop se vi si riesce o meno, questa logica continua fino ad un equilibrio che viene valutato per la convenienza o meno a continuare l'interazione e quali sono i parametri ingaggiare il prossimo loop.

Tanto più si è capaci, istruiti e presenti, tanto più si valuta in maniera istantanea i passi che portano alla decisione successiva e di solito più si è capaci in un ambito, più si ha la capacità di scegliere l'atteggiamento più o meno remissivo che si può sostenere e ciò è possibile per via dell'innegabile e solida capacità in tale ambito.

Tanto più si è mondi dai difetti strutturali o emotivi o pregressi, tanto più si riesce ad affrontare le situazioni in maniera lineare e la nostra difesa sarà più strutturata e solida, tanto più l'avversario per trovare in noi una leva per scardinare l'efficace coordinazione che si riesce a mantenere, dovrà architettare strategie complesse e dimostrare altresì virtù maggiori o pari alle nostre, per far si di non scoordinarsi e così in tanti con la rinuncia al duello trovano un equilibrio o un rifugio.

È anche vero che tanto più abbiamo accumulato in ogni cosa nel reale, tanto più sarà complicato per l'altro smentirci ed abbattere il nostro castello di difese, in quanto avendo risorse non solo sapienziali ed umane, ma pure nel reale, abbiamo a disposizione un ventaglio di strumenti che lo scoraggiano dall'ingaggiare questo duello istintivo per stabilire chi e su cosa può dominare, avendo ben presente la capacità di gestire in suo favore anche la realtà oggettiva ed avendo un carico di sicurezza e soddisfazione che pone un limite all'altrui di strabordare oltre i confini pregressi.