
La Creazione
Genesi 1:6-8
La Creazione Genesi 1:6-8
Data: 2025/05/24
[6] Dio disse: "Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque".
Quindi, dopo che il Creatore ha deciso la strada che ritiene giusta e quella che ritiene sbagliata, o quella possibile e quella che non lo è, comprendendo la prima differenza importante quando ha chiarito dando luce, decise di continuare e si propose di fare una separazione, un ulteriore ragionamento. Questo versetto è come se il Creatore stia architettando una strategia, un proposito, un progetto per dare un senso a cose incomprensibili, per razionalizzare strade non percorse.
[7] Dio fece il firmamento e separò le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che son sopra il firmamento. E così avvenne.
Egli così scompone il problema in sotto problemi, rende l'incomprensibile più gestibile creando una divisione o, dato il metro di paragone, impone che vi sia un ordine, ovvero un sopra e un sotto, un meglio ed un peggio, un più ed un meno.
Sembra che il firmamento sia già posto nella posizione opportuna o percepito nella posizione per la quale la divisione sia giusta.
Questa separazione infatti è una delle tante possibili tra due cose incomprensibili, ma sembra che sia l'unica logica e possibile per il Creatore. Siccome ha la capacità e l'intelligenza di intuire quale sia la scelta migliore sembra che essa avvenne in maniera autonoma, come se la natura stessa si organizzi perché avvenga nella maniera che ha intuito lo spirito creatore e questo avvenne in questa maniera.
[8] Dio chiamò il firmamento cielo.
Il Creatore si fissò nella mente il nome della divisione, la divisione stessa e le diede un nome. La chiamò "cieli" come se la divisione fosse della stessa natura dei cieli. Questo a motivo del fatto che quando si dividono tra due cose uguali c'è sempre una sfumatura che le collega che è uguale sia all'uno che all'altro perché il confine tra due cose è sempre estremamente sfumato ed ogni cosa si può dire sia uguale che diversa, dipende da quale angolazione si guardano le cose. Ma la divisione è differente dai cieli, difatti la divisione è come dice il suo nome, una divisione, ma il Creatore la accomuna ai cieli per non rendere troppo complicata l'analisi di tal vastità e di tal ignoto.
E fu sera e fu mattina: secondo giorno.
E questo è un altro periodo. Esso non è un giorno, anche se può esserlo. Questo è il secondo e con questo iniziamo a scomporre e ad analizzare l'idea per cercar di dar un senso ed una ragione al cambiamento. Ma tendiamo altresì ad accorpare in quanto ci rendiamo conto immediatamente che il reale per quanto ci sforziamo è incomprensibile.
Il senso delle cose difatti è sfuggente e molte volte si tende ad accorpare una cosa all'altra rendendo la sfumatura uguale alle cose sfumate.