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Genesi 1:9-13

La Creazione


Genesi 1:9-13

La Creazione Genesi 1:9-13

Di: Simos

Data: 2025/05/24

[9] Dio disse: "Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un solo luogo e appaia l'asciutto". E così avvenne

Qui il creatore vedendo o capendo che i cieli debbono essere stabili si adoperò a ordinare le acque. Tutti sappiamo che le acque sono più indomabili ed agitate del cielo, talvolta sono trasparenti, ma molte volte opache, oscure, misteriose, pericolose. Esse sono impossibili da domare se non con una mano potente e quindi volle dargli un argine facendo apparire l'asciutto. L'asciutto è la logica e la razionalità imposta tramite la mano potente del Creatore, è ciò che rimane da tutta la confusione, è un appiglio sul mistero, una finestra sull'ignoto, sulla confusione, il disordine fisico e morale, le cose illogiche e senza senso.

Vedete che l'asciutto non è terra, ma un qualcosa ove l'agitazione e la confusione trovano un argine.

[10] Dio chiamò l'asciutto terra e la massa delle acque mare. E Dio vide che era cosa buona

Quindi questo argine, come se fossero delle regole imposte, le regole comuni, imposte della coscienza sociale, l'argine che la cultura ha dato ai pensieri, che i governanti hanno imposto per tutelare la stabilità e l'ordine, questo limite invalicabile per arginare il mare, l'asciutto ora si chiama terra, l'argine dove si ferma ciò che non lo è comprensione e logica.

E' anche quella linea sottilissima sulla quale tanti stanno in equilibrio, spinti a quel limite dalle ingiustizie, quel limite, in quel mare ove non si può stare in equilibrio, sbattuti dai flutti, scacciati dalla terra dei viventi.

L'argine è il limite ultimo, quel barlume di sicurezza che ci è donato, ed è li, sempre presente, come il cielo, ad avvertirci ed ammonirci, oltre il quale vi sono i più sfortunati, coloro ai margini, spinti al confine da coloro che pretendono con arroganza di essere persone per bene, da coloro che impongono la loro visione corretta, fino a quel posto dove si cammina sul filo, in equilibrio tra la vita e l'ignoto, l'inesplorato ed inesplorabile.

Dicono i testi che il Signore ha creato una via sicura anche in mezzo al mare, un po' come gli Ebrei spinto dagli Egiziani di fronte al Mar Rosso.

Chiamò la massa delle acque mare, ovvero esse non sono acque chiare e sicure, ma mare aperto e pericoloso ove quasi sicuramente si perisce.

Dio valutò come buona sia il fatto di dare un nome a queste cose che il fatto di aver voluto che la massa informe dalla si separasse terra asciutta. Addirittura vide sia che era cosa buona che le cose che aveva disposto e chiamato all'esistenza, vuol dire che fece mente locale ponendo l'attenzione, su queste cose e la sua percezione gli diede ragione.

Alla stessa maniera come fa ognuno di noi quando fa mente locale su quale sia o meno il posto sicuro e quello meno sicuro ove stare, sia mentalmente che fisicamente.

Il fatto di valutare che in quel momento si in salvo o si è fatto qualcosa di virtuoso per il quale si ha diritto ad una difesa, ad un luogo sicuro dove posare il piede.

Al fatto di discernere che si è stati in grado di trovare un appiglio valido alla confusione che vi è attorno a noi, la massa delle idiozie di cui è pervaso il mondo quando non ha un giudizio o una guida.

Una valutazione tra ciò che è insensato e confuso e ciò che ha una giustificazione certa ed incrollabile.

Difatti valuta anche il fatto di far mente locale e comprendere queste cose come una cosa positiva come buono, non solo la forza e la capacità di averle disposte in tal maniera come buona, buona quindi è l'opera che ha compiuto fino a questo punto nel suo totale, buono è il fatto di aver la capacità di dare a tutto ciò un giudizio retto.

Diciamo anche che l'asciutto è il punto di equilibrio che troviamo tra chi ci vuole attaccarci ed il nostro intimo.

Non scrive forse che Mosè quando portò gli ebrei ad attraversare il Mar Rosso, tra il muro di acque da una parte e dall'altra li fece camminare "sull'asciutto"?

Quindi la terra è un luogo sicuro, ove si può posare la pianta del piede, un luogo ove si può costruire una casa che ripari dalla bufera, dal maltempo, dal freddo, un luogo dell'anima dove si è sicuri ed al riparo, un posto utile alla vita.

[11] E Dio disse: "La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie". E così avvenne:

Quindi Dio iniziò a creare cose sulla terra, come i germogli. Ma perché i germogli prima delle erbe. E perché la terra produsse prima i germogli invece che il seme ed il seme lo deve produrre l'erba? E perché alberi da frutto invece che alberi che producono cose che non hanno un frutto, e perché è il frutto che ha il seme e perché ognuno secondo la sua specie?

[12] la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona.

[13] E fu sera e fu mattina: terzo giorno.